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Come sapere se la newsletter funziona

Notiamo sempre molta perplessità nel mail marketing, un po' perché siamo stanchi di ricevere mail indesiderate e quindi ci mettiamo nei panni di un cliente che non l vuole ricevere, un po' perché c'è molta contraddizione sul mezzo e sulla sua efficacia.

Come sapere se la newsletter funziona?
Semplice, con uno strumento professionale e con un controllo incrociato sugli invii possiamo capire se la newsletter funziona, come funziona e quanto funziona. Dobbiamo definire:
  • quante mail inviamo
  • quante mail arrivano
  • quante mail sono lette
  • quanti click generano
  • eventuali ordini o contatti
Passo successivo è capire come migliorare e come rendere la nostra newsletter ancor più funzionale.

Per l'invio della newsletter, che database stiamo usando?

Partiamo dall'analizzare il database che usiamo per capire se il nostro mail marketing può funzionare perché se abbiamo un insieme di dati acquistati, senza mai aver controllato la loro veridicità è inutile studiare un buon messaggio pubblicitario. Dobbiamo lavorare con nostri dati, con clienti che vogliono ricevere informazioni o pubblicità e non con indirizzi "a caso", con chi non ci conosce e sperare che la mail arrivi, perché il mail marketing non lascia spazio al caso né il cliente accetta di buon grado di ricevere messaggi da estranei senza infastidirsi. Del resto pensiamo per un attimo a noi, a come potremmo reagire se ci bussano a casa: un discorso è vedere una faccia amica un discorso è vedere un signore che per quando distinto ci propone qualcosa. Non importa se siamo o meno interessati, è sempre un signore che non conosciamo e non si sa mai in quel momento come ci trova, se indaffarati o se predisposti. Un amico, una persona che conosciamo la possiamo liquidare senza problemi e senza scuse. Noi siamo i primi clienti e non siamo diversi dal cliente medio.

  • Quanto ci infastidisce una mail indesiderata?
  • Quanto guardiamo le mail che a casaccio ci arrivano ogni giorno?
  • Se possiamo ci cancelliamo o restiamo iscritti?
  • Perché gli altri clienti dovrebbero accettare un nostro invio?

Identifichiamoci nel mercato chi siamo? cosa facciamo? perché mandiamo una mail?

Iniziamo proprio dall'identificarci, dal proporre il nostro "opuscolo virtuale" solo a chi lo desidera cercando di essere chiari sia negli invii che nelle modalità di cancellazione proprio per agevolare la ricezione e, non da meno, agevolare lo studio dei dati post invio messaggio. Che senso ha mandare una mail a chi non la vuole?

Per capire se la nostra newsletter funziona è fondamentale capire chi la riceve proprio per poter fare una statistica precisa su

  • mail mandate
  • mail viste
  • mail lette
  • mail cliccate
  • ordini/contatti/vendite

Come sapere se la newsletter funziona

Perché tante volte il mail marketing non funziona?

Spesso il mail marketing non funziona perché c'è un punto di partenza sbagliato cioè sappiamo di mandare 10 mila mail (esempio per capire il concetto) ma non monitoriamo chi le legge, chi le vede solo, chi non da segni di vita e chi invece, clicca. Dalle nostre esperienze, un database comperato, ha una resa del massimo 2% mentre un database costruito e curato arriva anche al 70%.

La differenza sta nel fatto che se mandiamo mail a chi non ci conosce, quindi database comperati spariamo mail a caso, mentre, nel secondo caso, cioè nel database che ci siamo costruiti, mandiamo mail a chi sa di riceverle e vuole riceverle.

Anche il settore ci può aiutare a gestire invii e numero di invii mensile, perché se il nostro lavoro è per un supermercato, per fare un esempio, possiamo organizzare anche 2/3 invii a settimana perché trattiamo un prodotto di largo consumo e di acquisto quotidiano. Se siamo un'agenzia immobiliare il discorso si fa diverso perché appena presa casa, un cliente diventa meno interessato al mercato e, quindi, è facile la legga con minor interesse o proprio non la voglia più ricevere; se il settore è legato all'abbigliamento anche un lavoro mensile può essere valido magari dando la possibilità al cliente stesso di scegliere quante mail ricevere con delle specifiche opzioni.

La newsletter funziona! dobbiamo solo capire come!

In effetti le nostre esperienze dirette sono molto chiare, la newsletter funziona, dobbiamo solo capire come farla funzionare e come non essere banali, scontati o superficiali. Non dobbiamo lasciare spazio al caso né dimenticare mai che con la mail abbiamo una grande possibilità: arriviamo diritti al cliente finale, che ci ascolta e ci legge a patto sempre di mandargli un messaggio da leggere.

A questo punto le considerazioni sono infinite, variano da settore a settore, variano da contesto a contesto perché come buona parte del marketing rientrano in un insieme di considerazioni che devono essere applicate si misura per il singolo caso.

  • Mettere o non mettere il prezzo?
  • Slogan o spiegazione del prodotto?
  • Offerta o sostanza?
  • Prodotto civetta?

Il succo che non dobbiamo mai dimenticare, soprattutto da un punto di vista strategico, è che il cliente è come noi, perché noi siamo clienti e questo è un filtro da analizzare nel contestualizzare settori e prodotti, prezzi e argomenti. Cosa ci racconta il nostro cliente? Come interagisce con noi?

L'astuzia e la forza di una buona newsletter è cercare proprio di interpretare l'interesse del cliente finale e fargli vedere delle potenziali soluzioni comparate alle specifiche esigenze.

Come sapere se la newsletter funziona? contestualizzando argomenti e settori e analizzando i dati di invio. Capiamo se la newsletter funziona quando iniziamo a sfruttare il mezzo per arrivare al cliente finale con un messaggio chiaro e studiato, investendo nel sistema per collocarlo all'interno del marketing aziendale e non solo vedendolo come una possibilità aggiuntiva fine a se stessa.

Ultimo aggiornamento 05/01/2023 18:09:54 23/06/2014 10:35:28



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