Settori adatti al web
Come possiamo capire se ci sono settori adatti al web o settori non adatti al web? È una domanda spesso fonte di riflessione-discussione perché capitano consulenze che partono proprio dal capire se ci sono settori adatti al web o settori effettivamente non adatti al web. Lo spunto iniziale nasce da siti esistenti, che non servono, nel senso che non portano risultati, non hanno visibilità e non riescono ad essere incisivi quando li si naviga. I siti senza riscontri sono additati dai titolari stessi come siti appartenenti a settori non adatti al web per varie ragioni.
Dobbiamo sempre contestualizzare, dobbiamo sempre analizzare il contesto, perché di per sé un sito è un modo di fare pubblicità che in varie forme dovrebbe avere un ritorno, anzi, ha un suo ritorno!
Che presenza abbiamo nel web?
Il nostro punto di vista è molto orientato, piuttosto, ad identificare che tipo di presenza abbiamo, perché dalle nostre esperienze, non c'è un settore adatto al web o non adatto ma, appunto, un modo di porsi. Dobbiamo parlare di una presenza adatta al web o una presenza non adatta al web e questo lo si determina analizzando il messaggio che mandiamo dalle pagine del sito. Io cliente, io titolare (che sono un cliente, un consumatore) cosa capto dal sito? che impressione mi danno certe pagine aziendali?
Se iniziamo a parlare di "azienda leader", o slogan simili, non stiamo dicendo niente e non c'è settore adatto a questo tipo di messaggio. Chi non ci conosce non vede di buon occhio queste situazioni astratte di slogan insignificanti perché
- se siamo leader lo sanno già i clienti, perché sono loro a determinarlo;
- se siamo i migliori lo sanno già i clienti, un esperto del settore conosce le eccellenze;
- se dobbiamo farci conoscere, parliamo di cosa facciamo e cerchiamo di raggiungere proprio chi cerca noi;
- se pensiamo di prendere in giro il cliente, siamo nella strada sbagliata, perché il web è veloce e permette confronti in pochi click.
Diversi settori, diverse portate di accessi
Un altro aspetto da analizzare sono le portate del settore, cioè il flusso di clienti, visite e accessi che i vari settori possono generare e questo sì dipende dagli argomenti trattati, dal settore. Certo che "il seno di Belen" genera traffico più di un passaggio di carpenteria o di lavorazioni con il tornio numerico; un sito come zalando ha un flusso di accessi e vendite molto diverse da chi propone attrezzature da lavoro o macchinari specifici per aziende. Entriamo nel contesto della qualità degli accessi, che devono essere visti, piuttosto, su un rapporto accesso-risultato che varia da settore a settore, partendo proprio dalle aspettative iniziali del sito stesso.
Nell'analisi dei dati sì possiamo parlare di quanto dipende da settore a settore perché, per concretizzare con un esempio, un'azienda che fa rifacimento tetti, se con 500 accessi all'anno riesce a portare a casa 10 lavori aggiuntivi, è andata ben oltre le teoriche aspettative, calcolando appunto che una copertura della casa costa 20/50 mila euro; ma se il sito propone cancelleria, abbigliamento, o altro materiale di uso quotidiano gli stessi accessi dovrebbero essere giornalieri, come le vendite.
Quanto vogliamo investire nel web per il nostro settore?
Non dimentichiamo un aspetto sostanziale nell'analizzare se un settore è adatto o meno al web: quanto vogliamo investire? Questo aspetto è importante perché per capire, testare e analizzare serve spendere. Un sito che non rende, non trova conferma nei dati se spendiamo poco per
- farlo
- farlo trovare
- mantenerlo
Non facciamoci ingannare dalle circostanze e da chi dice che la visibilità non costa. Un negozio bello, situato in una posizione strategica, con prezzi concorrenziali se non apre, non vende. Se il nostro sito non si fa trovare è inutile lamentarsi del settore o del fatto che non porta niente di buono, è normale. Se adesso state leggendo questa pagina, in un modo o nell'altro ci siete arrivati, ma il vostro cliente nelle pagine del vostro sito/spazio web ci arriva? Perché sentiamo molti clienti che non hanno mai affrontato questo aspetto: come arriva il cliente nel sito?
Dopo, solo dopo, analizziamo settore, risposte, accessi, promo ecc... Prima di tutto dobbiamo essere visti e trovati. Un sito che pretende visibilità non costa meno di 5000/7000 euro e chi promette mari e monti, facendo spendere poco, sa molto bene prima di iniziare, che sta prendendo in giro il cliente.
Non è visibilità parlare ai nostri già clienti, non è visibilità trovare il sito cercandone il nome nel web, non è visibilità la grafica o i link che funzionano, visibilità è una presenza nelle maggiori ricerche del settore che fa un cliente.
Siamo in un'analisi strategica che è molto influenzata dal settore, dal contesto e deve essere sempre contestualizzata per essere compresa, ma il punto che ci preme sottolineare, come stiamo facendo a voce in vari confronti, è che il settore anche se "poco adatto a detta di qualcuno" deve sempre e comunque avere una risposta.
Come stabilisco se il settore è adatto?
Stabilisco se il settore è adatto al web o meglio, stabilisco il riscontro del web in uno specifico settore, analizzando il mercato, le presenze, i competitors. Non è un'analisi facile da fare, perché serve capire e sapere come e dove cerca il cliente e avere la giusta esperienza per interpretare i dati.
Una cosa è certa: se un costruttore di siti ci dice che il settore non è idoneo, non facciamogli fare il lavoro perché già in partenza mette le mani avanti e preannuncia un insuccesso del progetto. In questo specifico caso andiamo avanti e cerchiamo chi sa darci risposte concrete e analizzare con noi dei dati in modo trasparente ed in prospettiva. Tutto è cercabile e trovabile in rete, poi sta a noi dare il giusto contesto al nostro business che, non sempre, può trovare nel web l'alleato migliore. In un paesino è facile che tutti conoscano tutti, ma in contesti come la grande città, dove troviamo molte proposte a distanza di pochi km, una presenza adeguata nel web potrebbe fare la differenza.
Virtualeitaliano.it, un possibile test di un settore nel web
In un contesto di mercato abbastanza instabile entra virtualeitaliano.it, perché permette di avere uno spazio web dentro ad un portale di aziende, curato, professionale e con in più la possibilità di vendere direttamente dal sito, con delle nostre precise condizioni, metodi di pagamento e spedizione. Un sito dentro il sito che rende il portale importante e permette a chi entra di trovare
- un contesto tecnico curato
- un lavoro mirato di ottimizzazione per il singolo profilo
- prezzi chiari prima di iniziare
- dare un punto di incontro al complesso meccanismo della domanda/offerta
Virtualeitaliano.it è un ottimo sistema per capire se il settore nostro, nel web, ci può dare il tipo di risposta che cerchiamo, senza sorprese e senza costi impegnativi.
1299 euro il primo anno
359 euro gli anni successivi
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